giovedì 26 giugno 2014

I CAVALIERI ALCHEMICI DELLA TAVOLA ROTONDA



I Cavalieri Alchemici della Tavola Rotonda
nei Romanzi di Chrétien de Troyes
di 
Editore: Edito in proprio
Prezzo: € 17,50
Informazioni: prefazione e introduzione dell'autore. - pp. 476, nn. ill. b/n, Roma

Chrétien de Troyes (seconda metà del XII secolo viene riconosciuto come il primo e il miglior narratore di romanzi cavallereschi in versi della sua epoca e non solo, i suoi versi scorrono lievi, colorati e fluenti. Naturalmente si è sempre cercato di analizzare il contenuto dei suoi romanzi, l'avanture in sé, ma anche quelli che apparivano come simboli alquanto enigmatici nel contesto stesso dell'avventura. Difatti, riconoscere certi simboli che paiono derivare dalle "radici celtiche" è un conto, e un altro è spiegare il loro inserimento nella trama di romanzi, che sono sì scorrevoli, ma da cui traspare la tenacia con cui vengono svolte certe vicende nel contesto della narrazione che a noi possono parere francamente superflue o gratuite nell'apparente logica del significato "umano" del romance. E non è certo rifugiandosi, come spesso si è fatto, nella "qualificazione di "stranezze medievali" che si sono risolti i dubbi sull'effettivo contenuto dei romanzi in questione. Simboli riconosciuti come chiaramente alchemici sono stati messi in evidenza nel germanico Wolfram, il quale dichiara espressamente di stare riscrivendo il Perceval di Chrétien. Ma in ambedue gli Autori in questione, non si tratta solo di simboli o particolarità alchemiche inserite, si tratta proprio dell'intero romanzo, di ogni romanzo per Chrétien, che è strutturato secondo modalità, trame e personaggi che vogliono seguire in modo romanzesco, alla maniera di uno Zosimo, il processo operativo alchemico sotto un rivestimento di stile cavalleresco e di fin amor.
La difficoltà principale interpretativa stava nella quasi totale perdita della conoscenza dell'arte alchemica e del suo simbolismo nel mondo moderno, perdita alla quale hanno nel tempo posto rimedio gli scritti e le comunicazioni operative di Fulcanelli e di Eugéne Canseliet, soprattutto del secondo. Per i cinque romanzi di Chrétien ho messo.in evidenza quelle che sono le irrefutabili trame alchemiche, per la grande massa restante di romanzi cavallereschi, per la gran parte graalici - quelli cioè nei quali assume grande importanza la scena inserita da Chrétien nel suo ultimo romanzo - c'è da presumere che la trama alchemica continui a condizionare tutta la loro struttura letteraria, ovviamente andrà considerata anche l'atmosfera morale e molto sacrale che diversi di essi assumono, tenendo presente che furono congegnati in ambienti abbaziali e quindi interessati particolarmente alla sfera etica e finanche mistica. Quanto questa mistica sia stata legata dai chierici al processo alchemico, potrà dirlo solo un'analisi degli specifici romanzi che tenga presente, però, la presenza del detto processo. (prefazione dell'autore)

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